mercoledì 25 maggio 2011

EXCELSIOR E LUSSANA: ORA INSIEME! I PRESIDENTI SI RACCONTANO.

E' il momento: Excelsior e Lussana saranno d'ora in poi un' entità unica; una nuova forza per la Città di Bergamo.

Il primo a raccontarsi è il Presidente del Lussana, Alberto Fustinoni

Vuole dirci cosa c'e di vero nelle voci che abbiamo tutti sentito in merito alla fusione Lussana-Excelsior? Sono voci vere o false?
- Non so esattamente a quali voci lei si riferisca, visto che ne sono girate tante e molte anche infondate, ma certo e' che stiamo dando vita ad un nuovo grande progetto comune che, ci auguriamo, possa portare tanti benefici a tutto il movimento cestistico bergamasco.

Bene,bene...allora cominciamo dall'inizio:

Quando e' nata in te l'idea di realizzare questo progetto?
- Ripercorrendo le tappe di questa storia credo di poter dire che il tutto incomincio' tra gennaio e febbraio 2011 e, come tutte le più belle avventure, anche questa e' nata davanti ad una birra ( la mia era una tisana) quasi per scherzo. Roby Cesani, Beppe Frigeni ed io usciti dalla prima riunione per il minibasket siamo andati a bere qualcosa e guardandoci in faccia con uno sguardo d'intesa ci siamo detti: Perché no? Perché non unire le forze nel tentativo di riportare a Bergamo quella passione di un tempo che portava a gremire il Palazzetto con migliaia di tifosi? Ma se devo essere sincero, l'idea a me era venuta circa un anno prima, quando nel derby giocato al Palazzetto il vedere le tribune gremite di gente gioiosa fatta di ragazzi e ragazze, genitori, e sportivi bergamaschi in genere mi aveva dato una gioia tale che per la prima volta ho sentito davvero dal profondo del cuore che non mi interessava nulla del risultato dell'incontro perché, sia noi che l'Excelsior, avevamo già vinto nel portare tanta gente ad una partita di basket.

Dunque il principale obbiettivo e' quello di formare una squadra che appassioni tutta la città come fecero l'Alpe e il Celana?
- certamente si, questo e' uno degli obbiettivi principali, ma non l'unico.
Più che il Celana, nel mio cuore di bambino forte e' ancora l'affetto che nutro per l'Alpe, la squadra che mi ha fatto innamorare a tal punto del basket che ancora oggi dopo quasi trent'anni ho voglia di impegnarmi e di spendermi per questo sport. L'Alpe, in quegli anni, rappresentava per i bergamaschi ne più ne meno di quello che rappresenta oggi l'Atalanta per il calcio, ossia LA SQUADRA di Bergamo. Tutti, tifavano per essa senza alcuna esitazione. Era un fattore comune trainante per il movimento cestistico bergamasco. Credo che a tutti possa piacere l'idea che una realtà come quella torni ad esistere.

L'idea e' bella ma non crede che sia un po troppo ambiziosa ?
- Rispondo con una frase celebre :" Certe persone sanno guardare le cose come stanno e si domandano perché?. Io preferisco immaginare cose che non esistono e domandarmi , perché no?

Certo non sara facile...
- questo e' sicuro. In realtà la sfida maggiore non sarà tanto nel raggiungere più o meno velocemente dei traguardi ambiziosi, quanto piuttosto, importante sarà come ci sapremo porre nei confronti delle altre società bergamasche e dei bergamaschi in genere. Il nostro principale desiderio e' diventare una realtà a tutti gradita, una società che sappia anche prendersi a cuore l'interesse delle realtà minori con il desideri di fare il bene di tutti, anche dei più piccoli. Solo aiutandoci gli uni con gli altri potremo fare il bene del basket bergamasco.

Mi sembra di capire, quindi, che un altro degli obbiettivi di questa nuova società sia quello di essere utile al movimento cestistico bergamasco più che soddisfare l'ambizione personale di raggiungere grandi risultati.
- E' proprio questo il concetto. Del resto come potrebbe spiegarsi altrimenti l'aver rinunciato alla propria storia, alla quale si era affezionati come a dei figli? Le due società che hanno dato vita a questa realtà hanno deciso di fare un passo indietro nei loro egoismi personali in nome di un bene comune maggiore. Uno dei peggior difetti di noi bergamaschi, in generale, universalmente riconosciuto, e' il nostro "provinciale" campanilismo. L'incapacità di collaborare gli uni con gli altri alimentando invece degli stupidi rancori che ci dividono e' sempre stata il nostro limite ad una crescita che al contrario, basandoci sulla nostra famosa operosità, avremmo dovuto raggiungere e che ci avrebbe fatto primeggiare in tutt'Italia. Quello quindi che abbiamo fatto, e' un gesto di umiltà, in nome di un bene più grande di cui, ci auguriamo , l'intera città possa beneficiare. Questa e' una cosa mai vista in passato anche se, forse, da tutti sempre auspicata per il FUTURO...BASKET BERGAMASCO. Abbiamo deciso di fare diventare il FUTURO, la nostra STORIA.

Nei vostri programmi vi sarà grande spazio per il settore giovanile?
- Direi di più. Il settore giovanile avrà un importanza mai inferiore alla prima squadra, anzi...
Tra l'altro credo di poter dire che diventeremo una delle prime società di pallacanestro in termini di numeri sia per il settore giovanile che per il minibasket.
Sono convinto che due sono gli errori fatti dal basket Italiano negli ultimi 15 -20 anni. Il primo trascurare il settore giovanile il che comporta due effetti : minor ricambio generazionale con conseguente appassimento dell' entusiasmo generale, nonché riduzione del numero di praticanti e quindi di appassionati. Il secondo l'aver svuotato le squadre di italiani riempiendole di stranieri professionisti che duravano spesso non più di una stagione. La gente in questo modo non riesce più ad affezionarsi ad una squadra perché ogni anno cambia. Nel nostro piccolo quindi cercheremo di non fare gli stessi errori cioè coltiveremo con tutte le nostre forze il settore giovanile e cercheremo di formare una prima squadra fatta il più possibile di bergamaschi con dei progetti a lungo termine evitando così continue rivoluzioni di roster. Come detto non vogliamo bruciare le tappe per delle scalate che portano poi inevitabilmente a dei crolli repentini, ma vorremmo fare piccoli passi anno dopo anno per mettere basi sempre più solide. Se si vogliono ottenere dei risultati ( ed il primo e' quello di entrare nel cuore dei bergamaschi) ci vuole tempo. Del resto che fretta c'e? The travel is half of the fan!

Avete in programma anche di partecipare a dei campionati giovanili d'eccellenza?
- Beh, questo e' uno degli obbiettivi, ma non il più importante. Per noi tutti i ragazzi sono importanti a prescindere dal loro talento cestistico. Cercheremo quindi di allestire tante squadre equilibrate dove tutti possano divertirsi in base alle loro potenzialità. Come detto il nostro principale obiettivo e'coltivare l'amore per il basket nei ragazzi bergamaschi con la speranza, prima o poi, di tornare a riempire il palzzetto.

Altri obbiettivi?
- Lavorare sui nostri centri minibasket che, essendo il cuore pulsante della nostra società, daranno sicuramente vita a dei gruppi che ci porteranno, ne siamo certi, a poter disputare dei campionati di alto livello.
Altri obiettivi, non strettamente agonistici, alimentano i nostri progetti. Abbiamo, ad esempio, in progetto di collaborare finanziariamente nei progetti di ristrutturazione di due importanti palestre cittadine ossia la palestra dei Celestini, e la futura palestra del Liceo Lussana progetti questi che dovrebbero vedere la luce tra la fine del 2011 e meta' 2012. Queste operazioni ci inorgogliscono particolarmente perché ci permettono di dare un concreto aiuto alle istituzioni in un mondo, quello delle palestre cittadine che e' praticamente fermo da quando incominciai a giocare a basket, ossia trent'anni fa. Per altro questo e' anche il modo per renderci utili anche al movimento cestistico bergamasco in generale, come auspicavo poco fa.

E il settore femminile di entrambe le società in che misura entrerà nel progetto, sempre che rientri anche questo nei vostri calcoli?
- L'interesse a fare una cosa comune anche con il femminile e' senz'altro condiviso da entrambi, ma era decisamente troppo pensare di fare tutto subito. Per il momento c'e solo una dichiarazione d'intenti che dovrà svilupparsi durante questa annata.

Nessun passo in comune quindi per il prossimo anno?
- Qualcosa in programma c'e', ossia il progetto di una squadra under 13 magari allargata anche ad altre realtà bergamasche ma per ora siamo solo alle fasi iniziali. Certo sarebbe davvero bello se la stessa filosofia si potesse adattare al femminile.

E come si chiamerà questa nuova società maschile?
- Il fatto che il nome non sia ancora stato scelto la dice lunga sul fatto che ci siamo concentrati sui valori e sui progetti, ossia le cose che davvero contano e che ci hanno spinto a fare questo passo.

Qualche idea in merito al nome?
- Tantissime da Dea Basket Bergamo a Leo o Leones Bergamo, per passare a Futura Bergamo basket fino alla più recente XL Bergamo United, o più semplicemente XL Bergamo unita, nomi, questi, frutto di ragionamenti profondi ed interessanti che mirano a contenere le motivazioni che ci hanno spinto a fare questa scelta. Stiamo, per altro, ipotizzando di fare un sondaggio sui nostri siti internet per sapere cosa ne pensano i nostri ragazzi/tifosi di questi nomi per poter poi, in breve, giungere alla decisione finale.Portate pazienza...stiamo lavorando per voi.

Altri progetti?
- C'e ne sono e saranno ancora tanti...

C'e ne dica ancora uno...dai!
- Le dico quello che porteremo avanti giorno per giorno durante l'anno.
Coltivare nei ragazzi i sani valori dello sport, quale il rispetto per gli avversari, per gli arbitri e soprattutto per i compagni. Il più grande valore che il basket mi ha insegnato e' il valore della squadra e mai del singolo. Ancora oggi pensando ai bei momenti vissuti con le squadre nelle quali ho giocato, mi si inumidiscono gli occhi: non importa in quale categoria giocassimo , noi davamo sempre il massimo e, uniti, eravamo invincibili. Per altro il concetto di squadra e' utilissimo nella vita di tutti i giorni. Penso alla famiglia come ad una squadra, ai colleghi di lavoro come ad una squadra e quando, spinto da impulsi patriottici, penso all'Italia unita penso ancora ad una grande squadra...

Allora non mi resta Altro che dire: in bocca al lupo.
- Crepi. Se son rose fioriranno.

E' ora la volta del Presidente dell'Excelsior Roberto Cesani:

Vuoi dirci cosa c'e di vero nelle voci che abbiamo tutti sentito in merito alla fusione Excelsior e Lussana ?
- Sono voci fondate e che confermo. Stiamo lavorando ad un progetto che porti inizialmente alla fusione delle nostre due realtà per poi proseguire creando su Bergamo un nuovo, entusiasmante e condiviso progetto cestistico aperto a chiunque vi voglia partecipare.

Quando e' nata in te l'idea di realizzare questo progetto?
- Ad onor del vero l’idea è partita da Alberto Fustinoni una sera di fronte ad un birra in un bar. Avevamo appena terminato l’ennesima riunione Minibasket e stavamo rilassandoci quando Alberto ha lanciato “la bomba”: “ma perchè non uniamo le nostre società e cerchiamo di riportare in città la passione per il basket come accadeva tanti anni fa?”
La nostra prima reazione (mia e di Beppe Frigeni) è stata “ma cosa hanno messo nella sua birra ??” ma poi, forse perchè c’era anche qualcosa nella nostra di birra , l’entusiasmo per una proposta così ardita ha prevalso ed eccoci qua oggi a progettare una fusione tra Excelsior e Lussana.

Dunque il principale obbiettivo e' quello di formare una squadra che appassioni tutta la città come fecero l'Alpe e il Celana?
- Assolutamente si: questo è il nostro sogno!!! Lo faremo senza farci prendere da manie di grandezza adottando una politica di sviluppo che sia da un lato sostenibile dal punto di vista economico oltre che attuata con atleti principalmente bergamaschi e provenienti dal settore giovanile.

L'idea e' bella ma non credi che sia un po’ troppo ambiziosa ?
- Si, sicuramente è ambiziosa così come è sfidante cercare di costruire senso di appartenenza, passione e nuove opportunità per i ragazzi che dovranno trovare a tutti i livelli agonistici, nazionale, regionale e provinciale la loro migliore collocazione per continuare a sentirsi protagonisti e principali attori dei successi della LORO società sportiva.

Certo non sarà facile...
- Niente è facile e questo lo viviamo nella vita quotidiana dove sia in ambiente scolastico, lavorativo e sportivo se desideri veramente realizzare un grande progetto e giochi tutto te stesso per raggiungerlo non potrai che far bene e centrare l’obiettivo. Se poi ci aggiungi che nel tuo cammino sei sostenuto ed affiancato da una serie di persone ed amici che ti aiutano e fanno “squadra” insieme a te non puoi che avere fiducia e buttare il cuore “oltre l’ostacolo”.

Mi sembra di capire, quindi, che un altro degli obbiettivi di questa nuova società sia quello di essere utile al movimento cestistico bergamasco più che soddisfare l'ambizione personale di raggiungere grandi risultati.
- Direi che le due cose non si escludono. L’idea è quella di raggiungere risultati importanti sia a livello di prima squadra che di settore giovanile mettendo sempre al centro la persona.

Nei vostri programmi vi sarà grande spazio per il settore giovanile?
- Il settore giovanile è e sarà il “cuore pulsante” della nostra società perchè rappresenta le fondamenta sulle quali costruire qualsiasi progetto. Particolare attenzione continuerà ad essere riservata al Minibasket che è la fonte primaria dalla quale attingere per sviluppare e dare corpo ai campionati nazionali, regionali e provinciali.

Avete in programma di partecipare a dei campionati giovanili d’eccellenza?
- Si, certamente ed a partire dalla prossima stagione sportiva convinti che il lavoro interno, svolto nei nostri centri minibasket, ed esterno, attraverso rapporti di collaborazione attivi e coordinati con le altre società sportive di Bergamo, possano anche in questo campionato competitivo creare senso di appartenenza in un movimento nel quale ci si ritrovi, tutti, protagonisti.

Altri obiettivi?
- Beh penso che ce ne siano in itinere a sufficienza per essere la prima stagione di attività.
Vorrei ribadire che questa iniziativa, partita da Excelsior e Lussana, rappresenta il primo passo verso un progetto più ampio di condivisione e partecipazione attiva nella vita cestistica di Bergamo rimasta per troppo tempo schiava del “campanile” a discapito di iniziative di collaborazione e cooperazione volte a far crescere i giovani e portare il grande pubblico al Palazzetto dello Sport.

Ed il settore femminile di entrambe le società in che misura entrerà nel progetto, sempre che rientri nei vostri calcoli?
- Per quest’anno si stanno valutando delle collaborazioni ed interscambi su alcune specifiche squadre anche se è auspicabile la convergenza anche per il settore femminile in un'unica realtà comune in considerazione anche del numero di atlete che animano il movimento.

E come si chiamerà questa nuova società maschile?
- Sono state fatte tante proposte e le stiamo valutando. Stiamo anche ipotizzando di fare un sondaggio, tra tutte le nostre componenti societarie, invitandole ad esprimersi su due o tre proposte di denominazioni da adottare.

Altri progetti?
- Vorrei citare le due operazioni immobiliari in corso per la realizzazione sia della palestra di Via dei Celestini, con termine dei lavori prevista per il 2012, che per la realizzazione della palestra del Liceo Lussana che ci consentirà di disporre di strutture adeguate allo svolgimento dell’attività sportiva.

Allora non mi resta Altro che dire: in bocca al lupo.
- Crepi.

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